il crollo dei "valori" e della "morale" è iniziato con la vita della politica, eppure...l'uomo non potrebbe vivere senza di essa...ha poca importanza la strada scelta, poichè in realtà la storia dell'uomo segue una sola via: il continuo mascheramento di sè, nell'"enorme pupazzata" pirandelliana. Che importa sapere di aver sbagliato in passato come singoli o come comunità, quando per attenersi alla forma imposta della società, dobbiamo camuffare il fluire della nostra vita, fino a dimenticare la nostra vera entità? Nel mondo vi sarà sempre una personalità forte pronta a far sentire l'individuo in inferiorità, a farlo sentire erroneo, a farlo sentire inadeguato, solo per il piacere di sottometterlo al proprio potere...se questo avviene nel singolo, è come un'epidemia: ogni uomo della società finisce per sentirsi inutile nella sua essenza originale e destinato alla sofferenza, e per evitare tutto ciò imbocca l'unica possibile via di scampo, il vizio, che garantisce sulla facciata una facilità di guadagno, ma che svende l'anima della vittima sull'altare eretto dalla cultura dell'apparire.
L'unico verdetto è: decadenza, marciume, morte dell'arte.