Ciao a tutti.
Le mie preferenze hanno oscillato parecchio tra vari filosofi. Ora sono fermo ad una prospettiva analitica: Quine Putnam Dennett Russell Wittgenstein ecc..
Non c'è un preferito perchè io ho un ideale di filosofo forse un pò troppo ...ideale. Lo descrivo:
Chiaro, non prolisso, dettagliato, esplicito, non espressivo, che faccia esempi, rigoroso dal punto di vista logico, che sia disposto a cambiare idea.
Ebbene, non ne ho trovato uno abbastanza simile a questo ideale. Nemmeno tra gli analitici (le caratteristiche che ho elencato si dice che siano le caratteristiche degli analitici): ad esempio Quine, da molti considerato l'analitico per eccellenza, non è che sia poi così esplicito nei suoi articoli.
Immaginate che bello se Lacan, Derrida, Heidegger, Wittgenstein, Nietzsche, avessero condensato i concetti presenti nei loro "scritti" (che io considererei quasi dele bozze!) in poche pagine dense, chiare, argomentate. Questo sarebbe stato assolutamente possibile secondo me.
Ma molti motivi puramente psicologici si oppongono all'essere chiari, forse.